Fine settimana intenso per la Ssd Bagolino che visto l’arrivo inaspettato della neve sui monti che coronano il nostro borgo si sposta verso quote più basse e climi più temperati della bassa Valle Sabbia e Lago di Garda.
Sabato è stato il giorno della Bassa Via del Garda Trail che a discapito della denominazione "bassa" non ha nulla di piatto, infatti la manifestazione suddivisa su tre lunghezze presenta notevoli dislivelli e parecchi chilometri da macinare sotto i piedi.
La regina delle tre distanze di 75 km e 4350 m+ ha visto la vittoria di Felch Florian in 8:44:10 e Katia Fiori in 10:04:02, da sottolineare il secondo posto della fortissima bresciana Katia Lucchini.
A seguire nella scala gerarchica dei chilometri la Marathon di 50 km e 3450 m+ che da Bogliacco a Limone ha visto il trionfo di Luca Carrara in 5:42:19 e Anna Pedevilla in 6:49:11, anche qui l’oramai divoratore di chilometri Mario Asciana ha mostrato nuovamente le sue capacità di ultratrailer terminando la prova in 8:34:32 e posizionandosi ottimamente in classifica. Piccola nota da esperienze personali: questi 50 km sono veramente duri!!!!
Last but not least, come dicono gli inglesi, la Run di 25 km e 950 m+, che da Salò a Bogliacco si caratterizza per un percorso più scorrevole ma piuttosto nervoso. I primi posti sono stato conquistati da Cristofer Ruggeri nel maschile in 1:54:26 e da Giulia Marcheosni nel femminile in 2:18:47. Anche qui i colori verdenero hanno dato il loro meglio grazie a Luca Fusi che in 2:45:11 conclude eccellentemente la sua prova.
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E gli alfieri della Ssd Bagolino? Sul difficile percorso gavardese si sono distinti in parecchi: Daniele Scalvini che al suo secondo anno di corsa migliora costantemente, la coppia Graziano Schivalocchi e Elena Fusi che prendono possesso del podio con un quarto e un primo posto di categoria, Maurizio Scalvini che una volta tanto non fa un’ultra, Veronica Melzani anche lei sul gradino più alto nella sua categoria, Sergio Zanetti che si rimette alla prova dopo la pausa invernale e Fabio Dionisi esempio di costanza e passione, da segnalare anche la prestazione di Maurizio Mutti.
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