Ci sono gare, gare belle e gare stupende, in quest'ultima categoria rientra la Ledro Skyrace, che a discapito della quota non elevatissima presenta tutte le caratteristiche delle classiche skyrace grazie a panorami mozzafiato, corse a fil di cresta, discese verticali e tecniche e sempre con il motore fuori giri.
Partenza pianeggiante lungo le sponde del lago che si abbandona dopo un paio di km, il seguito è un concentrato di rapidi pendii tra boschi e pascoli, il lago è di nuovo visibile dopo poco meno di 8 km ma 1500 metri più in alto. Lo specchio d'acqua accompagna per lunghi tratti la vista dei corridori quando gli occhi non sono troppo concentrati sul terreno alla ricerca del migliore appoggio. Dopo un susseguirsi di saliscendi più o meno ripidi arriva la discesa finale, autentico vertical invertito, che in soli 5 km riporta i concorrenti 1200 metri più in basso al traguardo del percorso che in totale si snoda per 19 km e 1600 m+.
A passare sotto lo striscione di arrivo ci sono anche diverse divise verdenere, Daniele Melzani evidentemente soddisfatto del personal best sul percorso, Tiziano Melzani che arriva terzo di categoria negli Over 55, Daniele Scalvini che ancora una volta affronta senza timore un percorso durissimo e centra il suo obbiettivo cronometrico, Giorgio Scalvini anche lui nella top five di categoria e Massimo Stagnoli sempre umile ma che corre alla grande.
Altissimo il livello dei top runner con Nadir Maguet che comanda la classifica, a seguire il keniano Kiyaka e Antonioli, al femminile ad avere la supremazia è stata Francesca Rusconi che anticipa Felderer e Rota. Da segnalare l'ottima prestazione del conterraneo Filippo Bianchi che arriva nella top ten.
Sabato si sono disputati i Campionati Mondiali di Trailrunning a Miranda do Corvo (Portogallo), a vestire nuovamente la maglia azzurra "il nostro" Alessandro Rambaldini, purtroppo incappa in una giornata no e non riesce ad esprimere il suo immenso potenziale, si classifica comunque 24o, il primo degli italiani è Francesco Puppi che manca per 10 secondi il podio, la vittoria assoluta è di Jonathan Albon. Il mondiale in rosa è dominato da Blandine Lhirondel, migliore italiana Silvia Rampazzo 6a.
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